Robin Williams: 70 anni e due giorni e manchi ancora da morire

Robin Williams: 70 anni e due giorni e manchi ancora da morire

Il 21 luglio 2021 Robin Williams avrebbe compiuto 70 anni. Il cuore, dilaniato da quel maledetto condizionale… Eppure, questo sarà un omaggio a te, che manchi e mancherai sempre come l’aria, privo di lacrime. O almeno, cercheremo di trattenerle. Perché eri e sarai sempre, vita.

Il più scozzese di tutta Chicago, te lo ricordi Robin Williams? Nelle prime interviste che rilasciavi a giornalisti ignari della tua futura grandezza, dicevi di essere nato in Scozia. Perché la vita, bella e dolorosa, è meglio prenderla con un sorriso. E con quello sguardo sornione da eterno bambino intento in qualche marachella, aggiungerei.

robin williams - attimo fuggente
Robin Williams interpreta il professor John Keating ne L’Attimo Fuggente (1989) – Fonte: screenshot da YouTube.

Te ne sei andato nell’agosto di qualche anno fa, ma gli occhi di Robin Williams non possono non essere ancora scintillanti di vita e aperti sul mondo. Occhi che ridono di noi, rimasti qui, a scorgerti dal basso, tu che sei lassù a fingerti proctologo degli angeli. Un po’ come facesti con Christopher Reeve, nella sua stanza d’ospedale. Lui rise e tu sapesti di aver fatto, ancora una volta, ciò per cui eri nato.

Robin Williams: il vero Graal de La Leggenda del Re pescatore

1991: quando c’erano film come La Leggenda del Re pescatore e attori che ti entravano nell’anima come Robin Williams e Jeff Bridges. Che epoca, ragazzi! Ancora una volta i suoi occhi, diamanti incastonati nel sudiciume di un volto da clochard. Robin era Parry, il più arturiano di tutta New York, capace di sconvolgere per sempre la vita asettica del dj Jack Lucas.

La trama di questo film a dir poco meraviglioso, la conosci, caro lettore. Inutile soffermarci su dettagli da Wikipedia. Ciò che è chiaro è come Robin Williams sia riuscito a trattare con una sensibilità impareggiabile, temi come la depressione, gli effetti di uno shock post-traumatico, la schizofrenia, l’amore. Ricordi il monologo sulla storia del Re pescatore? Te lo ripropongo qui.

Monologo ne La Leggenda de Re pescatore. Doppiaggio di Robin Williams del grande Carlo Valli – Fonte: ©TerraZero YouTube

Prenditi una pausa, ti prego, silenzia notifiche e l’ipocrisia circostante e alza il volume del cuore. Dopo tutto, il giullare sapeva soltanto che il Re aveva sete… E noi, di cosa abbiamo davvero bisogno? Eccolo, il vero Santo Graal de La Leggenda del Re pescatore: Robin Williams.  

L’Attimo Fuggente: io ho conosciuto John Keating

Mi piace pensare che la parola “istruzione” possa far rima con “ispirazione”. I poeti non saranno mai estinti, caro lettore, e ce l’ha dimostrato Robin Williams ne L’Attimo Fuggente. Esistono i romanzi di formazione ed esistono, grazie a Dio, anche i film di formazione. Questo, diretto da Peter Weir nel 1989, ne è un esempio. Non potevo non riproporre il monologo in cui John Keating spiega l’importanza della Poesia.

L’Attimo Fuggente (1989) : Quale sarà il tuo verso? – Fonte: © xxNemesiNeraxx GattoNero YouTube

Io ho conosciuto John Keating. No, non era Robin Williams, ma il mio professore universitario di Letteratura italiana moderna e contemporanea, oltre ad essere stato anche il mio relatore. Non so quanto Nico possa apprezzare o condividere questa comparazione. Fatto sta che, se amo la Poesia e la scrittura come l’aria, lo devo anche a lui. Se posso affermare di essere stata ispirata e non istruita a sfogliare pagine per un voto su un libretto universitario, lo devo anche a te.

Perché come Robin Williams ci ha lasciato intendere, soltanto nei sogni siamo uomini liberi. Potrete ammazzarci e sotterrare il nostro corpo, ma quello diventerà cenere. E la cenere è talmente leggera da poter volare ovunque, da poter arrivare dovunque. Io sono qui e sarò altrove, fino a planare sulle scogliere del Donegal, senza peso, senza più pesi, sulla scia di un verso. Quale sarà il tuo verso?  

Robin Williams in Will Hunting – Genio ribelle: le puzzette improvvisate

Che Robin Williams avesse la capacità e quasi l’ossessione dell’improvvisazione, era noto a tutti a Hollywood. Registi e addetti ai lavori sul set, lasciavano che questo folletto della recitazione compisse il suo miracolo quotidiano. Così è stato in molte pellicole. Così fu anche in Will Hunting – Genio Ribelle.

Ne sa qualcosa Matt Damon che durante le riprese del film di cui era protagonista, dovette “sottostare” alle puzzette improvvisate di Robin Williams. No lettore, non sono impazzita! Voglio solo portare alla tua memoria una tra le scene più belle di questa pellicola del 1997, diretta da Gus Van Sant. Lo psicologo Sean Maguire, racconta a Will, l’amore per la moglie defunta e in cosa lei fosse così speciale.

Monologo di Sean Maguire sulla moglie in Will Hunting – Genio ribelle – Fonte: © Amedeo Naspighi YouTube

Proprio così: la scena che hai appena guardato è in parte improvvisata da Robin Williams che senza preavviso, parlò della flatulenza notturna della moglie! Tutta la troupe rise fragorosamente durante le riprese, compreso lo stesso Matt Damon. L’amore tradotto in quella serie di piccoli intimi segreti: niente di romanzesco o di sensuale, solo la quotidianità di due persone che si sono scelte e che condividono ogni cosa… anche le puzzette.

La parola a te, caro lettore

Questa, non è che una personale e succinta selezione dei miracoli che Robin Williams ha portato sul grande schermo. Non possiamo non ricordare la sensibilità e il senso dell’umorismo contagiosi in Mrs. Doubtfire o il romanticismo struggente di Al di là dei sogni. Come si fa a dimenticare il cuore cibernetico di Uno ne L’uomo bicentenario?

E tu, lettore? Con quale film di Robin sei cresciuto o ti sei più emozionato? C’è spazio qui anche per il tuo ricordo di un attore che rimarrà per sempre immortale nelle nostre lacrime e nelle nostre risate.

“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.”

Henri David Thoreau – Walden ovvero Vita nei boschi (1854)

Foto di copertina: Robin Williams in Patch Adams. Fonte: screenshot da YouTube.

Please follow and like us: