Disneyland Paris: i 30 anni più magici di sempre con i classici d’animazione

Disneyland Paris: i 30 anni più magici di sempre con i classici d’animazione

Disneyland Paris compie 30 anni! Una tra le notizie piacevoli, in questo clima mondiale così difficile, più battute di quest’anno. Anche noi di In Punta di Mag amiamo Disney e vogliamo unirci alle celebrazioni del parco divertimenti più noto d’Europa che nacque proprio nel lontano 1992.

Quando si pronuncia il nome “Disney” non si può fare a meno che chinare leggermente la testa e sorridere dolcemente: gli anni dell’infanzia, di quando tutto era ancora da fare, ritornano prepotentemente alla mente (e al cuore). Anni in cui abbiamo scoperto i capolavori del profeta Walt Disney, di quel “don’t give up” continuo, pieno di colori e di disegni, nonostante le avversità. Animazione? O piuttosto, “anima-in-azione”?

Ecco che per i 30 anni di Disneyland Paris vogliamo ripercorrere alcuni dei grandi classici che ci hanno fatto sognare, che ci hanno insegnato forse anche un po’ ad amare. Perché senza i film di animazione della casa di produzione americana Disney, non ci sarebbe stato nemmeno uno dei parchi divertimenti più belli al mondo. Restate con noi e condividiamo la magia: si torna bambini!

Disneyland Paris compie 30 anni: la festa continua fino alla fine dell’anno

Il parco divertimenti Disneyland Paris aprì i battenti 30 anni fa e più precisamente, il 12 aprile 1992. Un anniversario davvero magico quello di quest’anno per il regno delle fiabe che ha incantato i visitatori di tutto il mondo, senza distinzione d’età. Un progetto che era nell’aria già da diverso tempo prima di quel giorno ufficiale d’aprile e che all’inizio ebbe un altro nome: Euro Disneyland.

Successivamente, il parco a Marne-la-Vallée, comune di poco distante da Parigi, crebbe per numero di attrazioni e per grado di popolarità, fino a giungere al 1995 anno in cui assunse il nome che oggi tutti conosciamo.

Una vera “macchina della felicità” che attraverso parate, spettacoli di luci e rappresentazioni realistiche, rende tangibile l’immaginario dei più grandi classici dei film di animazione. Nella nostra personalissima selezione abbiamo puntato sul ricordo di alcune fiabe meno digitalizzate rispetto a quelle di adesso, quando insomma gli artisti animatori della Disney, armati di matita e colori, davano vita su carta agli schizzi dei loro personaggi.

La Spada nella Roccia (1963): la risata di Anacleto

Diretto da Wolfgang Reitherman animatore, regista e produttore tedesco naturalizzato americano, La Spada nella Roccia è stato un vero capolavoro che ha unito il gusto per la storia medievale e per la figura piena di mistero del Mago Merlino, a momenti esilaranti e ad episodi tristemente romantici. Come non ricordare il momento in cui una povera scoiattolina si innamorerà senza speranza di Semola/Artù, ragazzo trasformato in un suo simile roditore proprio da Merlino.

La risata di Anacleto ne La Spada nella Roccia (1963) – Fonte: mitikboy95 YouTube

Il giovane Artù, coraggioso adolescente tutto pelle e ossa, andrà alla scoperta del mondo guidato dal Mago che, a tratti imbranato e smemorato, tra una formula magica esatta e qualche arcano errore di troppo, lo accompagnerà fino al trono. Una delle parti di questo film d’animazione Disney davvero ironica è rappresentata dalla risata del cinico gufo Anacleto: Merlino vuole dimostrargli che un giorno anche l’uomo volerà, ma dopo aver rovinosamente distrutto un modellino di aereo, l’anziano stregone scatenerà l’ilarità contagiosa del volatile.

La Bella e la Bestia (1991): la più bella storia d’amore mai raccontata

Nei celebramenti di Disneyland Paris non poteva mancare il nostro tributo a quella che è stata considerata la più bella storia d’amore mai raccontata in un film d’animazione. Diretto da Gary Trousdale e da Kirk Wise, La Bella e la Bestia è l’emblema del “riconoscersi”, che è di gran lunga più importante del “conoscersi”, sempre così limitato e incerto.

Sempre più vicini: Ariel e la Bestia – Fonte: Francesca Ariel YouTube

Belle vive di libri e sogna una realtà che al momento non vive. La Bestia ha smesso di credere tanto tempo fa. Due mondi completamente diversi. Oppure no? Nel frammento che riproponiamo qui, il celebre ballo tra i due già molto più vicini, sulle note di una tra le più magiche colonne sonore che la storia del cinema ricordi. Belle non ha più paura e si abbandona all’abbraccio della Bestia che pur non avendo perso i suoi artigli, ha imparato a non ferirla.

Il finale de La Bella e la Bestia – Fonte: Alessio Parisini YouTube

Nel finale, quasi sul punto di perderlo per sempre, finalmente Belle ammette che è lui il suo amato. La Bestia si trasforma, nasce a nuova vita e Belle “riconosce” il suo amore, semplicemente guardandolo negli occhi al di là delle parole. Non può esserci incertezza, non può esserci più margine di errore.

Lilli e il Vagabondo (1955): l’amore canino firmato Disney

Torniamo ancora una volta nel passato e nel 1955, anno in cui una storia d’amore davvero singolare e “pelosa” fa la sua comparsa sui grandi schermi del mondo: Lilli e il Vagabondo, film diretto da Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wilfred Jackson. Lilli è una cockerina che non è mai uscita dalle mura sicure e familiari della sua casa, ma un evento improvviso la fa finire in strada dove incontra per la seconda volta Biagio. Eccolo lì il Vagabondo, libero e giramondo, le pareti del suo universo sono fatte dell’assenza di confini. Un’autentica signorina non avrebbe mai dovuto fidarsi di un piantagrane come lui eppure Lilli s’innamora ricambiata di Biagio, uno scavezzacollo però dal cuore d’oro che si farà in quattro per proteggere ciò che ama.

Lilli e il Vagabondo in “Bella Notte” – Fonte: DisneyItalianSongs YouTube

Come non ricordare la famosissima scena della cena a lume di candela, sotto le note di “Bella Notte” (più nota come “Dolce Sognar”) cantata da due super simpatici ristoratori siciliani nell’incanto di Londra? Forse l’amore è proprio questo: rinunciare all’ultima succulenta polpetta di carne solo per donarla all’altro.

Aladdin (1992): sul tappeto volante, il mondo è nostro

Diretto da Ron Clements e da John Musker, Aladdin mostra la chiara evoluzione della macchina Disney: l’animazione si fa ancora più curata e l’unione tra immagini e sonoro, fa di questo classico un vero e proprio musical. La storia del ladruncolo che si innamora della bella principessa e che si lancia in sua difesa per strapparla dalle grinfie del malvagio Jafar, affonda le sue radici in secoli di letteratura orientale portati alla ribalta dalla traduzione di Antoine Galland de Le mille e una notte. Colpisce però il fatto che l’astuta e affascinante Shahrazād avesse raccontato la storia di un Aladino nato in realtà in Cina e non in Arabia. L’adattazione Disney quindi porta sul grande schermo un’ambientazione tipicamente mediorientale, animata di personaggi unici come il Genio.

Aladdin incontra il Genio – Fonte: ZiettoJek YouTube

Per noi italiani l’eccentrico aiutante magico di Aladdin ha un valore davvero affettivo e questo per il suo doppiaggio: non potremo mai dimenticare infatti che la voce del mattatore dei 3 desideri fosse quella dell’immenso Gigi Proietti. Insieme a Monica Vitti, Gigi ha lasciato un vuoto enorme in cui riecheggia la sua risata indimenticabile… Vi riproponiamo il primo incontro tra Aladdin e il Genio, in cui tutta la maestria del grande uomo di teatro che è e sarà sempre Proietti, scatena un’ilarità assoluta!

La Sirenetta (1989): Disney e le note caraibiche di Sebastian

Un’altra pietra miliare dell’universo (stavolta marino) Disney che recuperiamo in occasione del 30esimo anniversario di Disneyland Paris! Film dei mitici anni ’80, La Sirenetta fu diretto proprio da loro, Ron Clements e John Musker, che come abbiamo visto furono i registi di Aladdin. Al pari de La Bella e la Bestia, anche la storia d’amore tra Ariel e il principe Eric è una tra le più emozionanti mai raccontata. La giovane figlia di Tritone vuole conoscere il mondo e varcare confini inaccessibili: trovando il coraggio di andare al di là della paura, troverà anche sé stessa e (nel suo caso) l’amore vero. Fra scene indimenticabili e iconiche in cui tutto l’universo del mare balla sulle note caraibiche del maestro di musica, il granchio Sebastian, ci piaceva riproporvi una sua pièce, mentre cerca di creare la giusta atmosfera per il bacio tra i due innamorati. Una pellicola d’animazione questa, in cui la colonna sonora la fa veramente da padrona. Buon ascolto.

L’esibizione canora caraibica del granchio Sebastian – Fonte: Alessio Parisini YouTube

E tu? Qual è il tuo classico Disney preferito? Hai una scena del tuo film d’animazione del cuore che vuoi condividere con noi? Scrivici nei commenti e non dimenticare che se vorrai anche tu prendere parte ai festeggiamenti per i 30 anni di Disneyland Paris, non devi fare altro che consultare il calendario ufficiale del parco di divertimenti.

Che la magia sia con te!

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